TRE POESIE INEDITE DI MARIELLA MEHR, con la traduzione di Anna Ruchat

(immagine tratta da gypsypedia, per gentile concessione di Angelo Arlati)

Riceviamo le poesie inedite di Mariella Mehr per sua gentile concessione, nella traduzione di Anna Ruchat.

 

Nichts
kein Ort
den weißen Mauern entlang
die Schatten
der Niemandstrauer.

Gib mir
ruf ich
den Weg zurück
zu den grünen Hügeln
an den Rebhängen vorbei

zur silbernen Schlangengrube
führt mich ein Engel
in Stahl gekleidet
wie meine Seele
die nicht zu atmen wagt

ehe die Nacht ihre Flügel ausbreitet
und zum Mahle lädt
zu Brot und Gnade
aus der Quelle des Mondes

der den Sternen befiehlt
für mich zu leuchten.

 

Niente

nessun luogo

lungo i muri bianchi

le ombre

del lutto di nessuno.

 

Restituiscimi

grido

il cammino

verso le colline verdi

lungo i pendii coperti di vigneti

 

fino alla fossa  argentea dei serpenti

mi porta un angelo

vestito d’acciaio

come la mia anima

che non osa respirare

 

prima che la notte allarghi le sue ali

e inviti al pasto

pane e misericordia

dalla fonte della luna

 

che impone alle stelle

di brillare per me.

 

*

 

Die Welt der toten Dinge
färbt den Atemzug des Lebens
Lichter flirren rasch
ins Dunkle flüchtet sich
ein sanfter Wind.

Aschenregen schwärzt
das Stundenglück
des frühen Morgens
Farbe reimt sich
auf des Vogels Lied.

Messernah dein Lachen
nachts strebt aller Schmerz zur Macht.

Da wo du fliegst
soll ein Himmel
seine Lieder  horten

zerschneiden  Worte
Not und Schwarz
mein unverwester  Zorn
giert nach meinen Tagen

verirrt sich in den

Wolken deiner Gier.

 

Il mondo delle cose morte

colora il respiro della vita

luci tremolano veloci

nel buio si rifugia

un vento dolce.

 

Pioggia di cenere annera

la felicità delle ore

del primo mattino

il colore si accorda

con il canto degli uccelli

 

come un coltello vicino la tua risata

di notte tutto il dolore

vuole prendere il potere

 

Là dove tu voli

pare che un cielo

custodisca dei canti

 

il nero e la miseria

tagliano a pezzi le parole

la mia rabbia incorrotta

ambisce ai miei giorni

 

si perde nelle

 

nuvole della tua smania.

 

*

 

Die Zeit im Anzug
die schwarzen Stiefel glänzen
im Stechschritt wird
die Zukunft abgemessen

die Nachricht wäre doch:
noch ist das Heute nicht gewähr.

Ein Feuerzeichen
wittert meine Haut
kriecht ein und aus
und sammelt sich

im Dunkeln unverdorben
denn wo Geschichte haust
bewegen sich Gedanken
lautlos der Tanz

die Hoffnung im Fadenkreuz
der Angst doch spürbar
auch das Frohe

erträumt sich eine Welt
mit Dorn wird
keiner Rose Sein beschert.

 

Il tempo sta per arrivare

luccicano gli stivali neri

al passo di parata

vengono prese le misure del futuro

 

ma la notizia sarebbe:

l’oggi non è ancora garantito.

 

Una segnalazione luminosa

fiuta la mia pelle

entra ed esce strisciando

e si raccoglie

 

incontaminata nel buio

perché dove abita la storia

i pensieri si muovono

silenziosi la danza

 

la speranza nel reticolo

della paura palpabile

anche l’allegria

 

s’immagina un mondo

con la spina

a nessuna rosa si offre l’essere.

 

 

Poesie da “Vom Leben und anderen Zumutungen” (“Della vita e di altre ostentazioni”), inedito agosto 2015.

 

Please follow and like us: