Ci può essere anche una dichiarazione di guerra dello Stato contro una singola persona. Così Anna Maria Farabbi, in questa atroce pietà umana/senza pietà giudiziaria, ricorda Pier Paolo Pasolini (5 marzo 1922-2 novembre 1975).
Anna Maria Farabbi
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Questa lettura mi ha ricondotto alla visione senza speranza del Cristo morto di Hans Holbein. Ne ” L’idiota” di Dostoevskij si dice che la sua visione fa perdere la fede. Queste due tappe si uniscono alla terza con la terribile descrizione autoptica letta da Anna Maria Farabbi: ci riconducono all’oggi, al corpo oggetto nelle mani del dogma scientifico, alla sua gestione come puro meccanismo biologico, a un orizzonte di mantenimento in vita con l’ausilio di una macchina e l’isolamento da ogni dispensa di balsamo affettivo. Tra le varie previsioni enunciate da Pasolini, questa indicata dal proprio cadavere è la più spaventosa.