Un bellissimo progetto nel quale Susanna Magistretti ha portato la sua idea di carcere altro, possibile.
Dal sito di Cascina Bollate (https://www.cascinabollate.org)
La cooperativa è nata nel dicembre 2007 nella Casa di Reclusione di Milano – Bollate.
Vi lavorano giardinieri liberi insieme a giardinieri detenuti che, coordinati da Susanna Magistretti, imparano un mestiere e si impegnano in una produzione di qualità che soddisfi la domanda crescente di piante insolite.
I nostri obiettivi
Portare “dentro” la stessa impostazione di lavoro di “fuori”, formando dei giardinieri professionali e non dei forzati del decespugliatore.
Portare “fuori” i lavoratori e, con loro, una qualità di lavoro e di prodotto insospettabile se si pensa in modo tradizionale ad un carcere
Per vedere tutte le piante che coltiviamo in vivaio, visitate il nostro catalogo online, dove potete anche scegliere di acquistarle.
Intervista a Susanna Magistretti
- Come è nato il progetto “Un vivaio all’interno di un carcere”?
- Come ha impostato il lavoro nel vivaio?
- L’inaugurazione: una delusione cocente!
- Perché ha scelto queste realtà?
- Ѐ rimasta in contatto con alcune persone che sono uscite dal carcere?
- I detenuti non sono “reati che camminano”.
- Ha mai pensato di proporre questo progetto in altri carceri?
- Ha mai avuto paura?
- Due punti importanti
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In questi tempi terribili, ascoltare dalla voce viva un’esperienza così forte e positiva dà speranza e fiducia che non tutto sia perduto, che un lumino di bene continui a muoversi qua e là, a fare il possibile ‘meglio’. Grazie, signore donne, che avete fatto la cosa e portato a noi la cosa: bella e da emulare, in qualsiasi modo possibile, nel nostro vivere.